L'invasione di cinghiali

L'articolo del quotidiano "LIBERTA'" del 17 Giugno 2014

Download
PC1706-CSG01-19.pdf
Documento Adobe Acrobat 535.5 KB

CIA Emilia Romagna (Confederazione Italiana Agricoltori)

29/04/2011 - Le patate di Bobbio alimentano...

LE PATATE DI BOBBIO ALIMENTANO UNA FILIERA DI QUINTA GAMMA

VACCAREZZA DI BOBBIO (Piacenza) – Appena si varca il cortile aziendale l’occhio mette subito a fuoco la fontana con un enorme abbeveratoio. Più in basso, ad un centinaio di metri, quasi allineata con la ...

vetta del passo Penice, una quercia secolare spicca al centro di un prato: è l’albero che dà il nome all’azienda agricola ‘La Rovere di Stavello’, impresa condotta da Pietro Pasquali che è estesa su di una superficie di oltre 76 ettari coltivabili e 59 di bosco, ad una altitudine di 800 metri. Stavello è una località di Vaccarezza di Bobbio, in provincia di Piacenza, crocevia tra le culture liguri, piemontesi e pavesi. Qui Pasquali, nel 1994, ha dato vita alla sua impresa, prendendo in affitto i terreni dal marchese Obizzo Malaspina (nobile casato già citato nella Divina Commedia), dopo aver gestito per alcuni anni un’impresa ad indirizzo cerealicolo a Rezzanello di Gazzola. “Ho subito iniziato a bonificare i terreni dalle pietre in eccesso oltre a realizzare scoline e drenaggi – racconta Pasquali – al fine di riuscire ad utilizzare i terreni al meglio”. Pasquali, 48 anni e un diploma di perito agrario, ci tiene a sottolineare che non ha alle spalle una famiglia contadina, ma che la passione per la campagna lo ha sospinto ad intraprendere questa attività fatta di sacrifici, compreso quello di abitare distante dalla figlia di sette anni e dalla moglie che lavora e risiede a Cinisello Balsamo: le raggiunge nei fine settimana.  Cereali e fieno sono le colture maggiori in termini di superficie, ma è la coltivazione della patata che rappresenta l’elemento di novità per questo angolo di Appennino. “Mediamente semino 4 ettari all’anno – spiega Pasquali - e il raccolto avviene tra 15 ed il 30 di agosto, a seconda della dislocazione dell’appezzamento. Infatti basta un dislivello di 70 metri per osservare differenze consistenti nella maturazione. Mediamante si ottengono 130 quintali ad ettaro, ma il mio obiettivo è arrivare a 200”. Pasquali aderisce alla cooperativa di agricoltori Quattro P (Produttori di patate dell’Appennino piacentino) che ha sede a Bobbio e che si è formata per risolvere i problemi tecnici ed organizzativi dei soci produttori del tubero. “Puntiamo ad ottenere maggior capacità contrattuale concentrando il prodotto – sottolinea – assicurando un reddito dignitoso alle imprese. Organizzazione della produzione e commercializzazione diretta delle patate rientra tra le nostre priorità, e ci stiamo riuscendo”. La cooperativa complessivamente lavora 2 mila quintali di patate, parte dei quali sono biologici, che vengono conferiti  ad uno stabilimento specializzato nella quinta gamma. “Il nostro prodotto viene ritirato in buona parte dalla Riverfrutta di Niviano Rivergaro – aggiunge – che produce crema di purè e varie tripologie di precotti a base di patata. Speriamo inoltre di diventare fornitori di aziende che confezionano pasti per grandi comunità, assicurandoci la produzione per un periodo prolungato nel tempo”. Tra i progetti futuri della cooperativa c’è lo sviluppo di altre colture dell’Appennino come, ad esempio, castagne e frutti del sottobosco, “ma anche trovare spazio per antiche varietà di frumento”, osserva. Sogni nel cassetto? “Se riuscirò ad avere in affitto l’antico palazzo e le vecchie scuderie dei Malaspina – conclude Pasquali – mi piacerebbe dar vita ad un agriturismo, o comunque una attività di ricezione turistica”.


PIACENZA 24.UE

10/02/2011

Patata di montagna: nasce la cooperativa agricola dei produttori

Da un gruppo di coltivatori di collina e montagna è nata la Società Agricola Cooperativa Produttori Patate dell'Appennino Piacentino e Parmense (la "Quattro P. Soc.Agr. Coop"), basata sulla precedente esperienza dell'Associazione Produttori di patate dell'Appennino Piacentino.

L'associazione – che ha il patrocinio e il supporto dalla Provincia di Piacenza – nel 2008 ha collaborato alla fornitura di prodotti a una società di prima trasformazione in campo agroalimentare che ha sede nel territorio. La produzione è stata classificata di ottima qualità per realizzare prodotti di  quinta gamma (vegetali grigliati, scottati al vapore o cotti, confezionati generalmente sotto vuoto o in atmosfera modificata, senza aggiunta di conservanti o condimenti).

Da questa esperienza, i produttori hanno intuito la possibilità di fornire produzioni di alta qualità ad altre strutture e, nel contempo, di ottenere da queste coltivazioni in area montana una fonte di reddito per le aziende poste alle altitudini più elevate.
Da queste considerazioni è nata la "Quattro P", con l'obiettivo di fronteggiare le richieste del mercato ampliando la base produttiva. La costituzione della Cooperativa dà modo a questi produttori di avere i requisiti per utilizzare le disponibilità economiche messe a disposizione dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013.

Fonte: www.piacenza24.eu

Data di pubblicazione: 10/02/2011


IL NUOVO GIORNALE

13/11/2009

Download
Agricoltura e agricoltori in ginochio
Articolo Nuovo Giornale 2009.pdf
Documento Adobe Acrobat 274.8 KB